lunedì 28 gennaio 2008

Il Rosso Ti Vede!

No, non è la pubblicità del lancio nello spazio di un satellite spia comunista. Non è nemmeno la locandina della nuova edizione del Grande Fratello ambientato nella vecchia Russia. E state pure tranquilli, Ron Howard non vi sta osservando dal palazzo di fronte con un telescopio. Si tratta invece della simpatica moda degli ultimi tempi in fatto di angosce. Per chi non lo sapesse (chi? c'è ancora qualcuno che dorme tranquillo la notte?) molti comuni dell'Emilia Romagna (ma diciamo anche di buona parte dell'Italia) stanno attrezzando sempre più semafori con questo ritrovato tecnologico.
Il gioco è semplice: piccoli sensori piazzati pochi centimetri sotto l'asfalto si accorgono se sopra di loro sta transitando una macchina e, scambiando due parole col semaforo, stabiliscono se il tizio sta attraversando col rosso. A quel punto lanciano un urlo alla telecamera che ligia al dovere filma tutto. Et voilà! In men che non si dica ecco arrivare a casa una raccomandata con tanto di web-link dove potete scoprire quanto siete fotogenici.
Ora, è giusto. Se passi col rosso ti pigli la multa. Sacrosanto. Il problema è che alcuni comuni ci hanno preso gusto ed hanno accorciato la durata del giallo (o arancione, come si dice qua). Ma in realtà questa non è una notizia tanto nuova. Chi segue le emittenti del Cavaliere starà pensando: "Ue! Sarà mica una notizia 'sta cosa qua? A Striscia La Notizia ci hanno fatto sopra già 84 servizi! Ue!". Infatti. Io però sono qua per scavare nel fumoso sistema di pensiero dell'automobilista medio, e trarne scontate conclusioni che però a me sembrano originali.
Vedo sempre più spesso poveri individui passare sotto questi semafori come sotto una moderna spada di Damocle. Ecco, è come ne stessi vedendo uno proprio ora. Si avvicina all'incrocio con la sua FIAT 126 color viola scoreggia.. Gli occhi roteano frenetici nella spasmodica speranza di non scorgere quel colore arancione che tanto lo terrorizza.. Ormai è a perpendicolo.. Il cuore batte fortissimo.. Il sudore gronda copioso dalle ascelle.. ancora pochi metri.. Ce la sta facendo.. Già sente il cuore calmarsi e ridiscende dall'esofago, piano piano, fino a ritrovare il suo posto nel petto.. Ma...... ECCOLO!!! L'ARANCIONE!!! 'ORCAPUTT..! E giù di freno! Skreeeeeeeek!!
Tutte le macchine dietro a questo punto di solito non mancano di ricordare la festività di Ogni Santi, ma con parole poco carine.
Non me ne vogliano i simpatici tutori del codice stradale, ma qua si rischia la psicosi collettiva. Non si potrebbe fare qualcosa? Magari aggiungere una lucetta in più nel semaforo. Che so, un rosso-un-po'-più-chiaro-ma-non-ancora-arancione come a dire "rilassati, sta arrivando l'arancione ma fai in tempo a passare".
Ai poster (quelli attaccati al muro) l'ardua sentenza.

martedì 22 gennaio 2008

La Palude Stigia, Comodamente Vicino a Casa Tua

Udite udite!
Da oggi grande novità: La Palude Stigia a pochi passi da casa vostra! Proprio così. Non dovrete più scomodare né Virgilio né Dante né tanto meno il buon Caronte. Per avere una maleodorante e mortifera palude zeppa di anime dannate vi basterà venire qua da noi, a Imola!!
Immersa in un gradevole contesto cittadino troverete la nostra Piscina Comunale ad accogliervi con tutto il suo carisma.
Che cosa ha portato una scialba piscina a diventare quello che oggi è internazionalmente riconosciuta come una "busa ed murda" di mirabile fattura? Molte ipotesi sono state formulate durante questi anni. C'è chi sostiene che il fatto di ripulirla ogni volta che decede un pontefice abbia molto contribuito. Recenti studi hanno inoltre sottolineato che i bagnanti non lavandosi per tutta la settimana (approfittando infatti dell'oretta di nuoto per risparmiare sulla bolletta dell'acqua) abbiano dato quel tocco di fetore necessario affinché la situazione divenisse irreversibile.
Oggi giorno sono molte le creature native della piscina comunale.
Si va dallo "sputazzo color madreperla" al "gatto di polvere subacqueo", passando per la misteriosa "medusina marroncina".
Se sarete fortunati potrete anche scorgere sul fondale ombre inquietanti, attribuibili (chissà!) ad un cugino romagnolo del mostro di Lochness oppure ad un sottomarino russo disperso da anni.

venerdì 18 gennaio 2008

Vecchie News

Eccomi qua! Scusate questa mia prolungata assenza ma ho avuto un sacco di cose da fare (respirare, osservare il muro, respirare di nuovo, osservare ancora il muro,..).
Nel frattempo sono successe molte cose. Solo per citarne alcune:

Il Papa non è riuscito ad entrare all'università La Sapienza di Roma. Forse che non aveva pagato la retta? In effetti è un po' altina.. non pensavo. Domani gli mando un vaglia.
A grande richiesta lanciamo comunque un sondaggio tendenza: "Secondo te qual'è il vero motivo per il quale il Papa non è andato all'università de La Sapienza?"

  1. Ultima retta non pagata in quanto troppo alta.
  2. Fuori corso da 89 anni (al tempo usavano le pergamene in pelle di vitello e quella relativa la sua iscrizione è andata perduta)
  3. Ha sostenuto che "Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto"
  4. Il bianco della sua veste stonava con la tappezzeria delle aule

Mastella indagato. Lui si dimette. Prodi ci rimane male e gli manda un mazzo di rose rosse. Lui straccia il bigliettino, fa i bagagli e torna dalla mamma. I figli soffrono.

Napoli sommersa dai rifiuti, ma Imola c'è. Il sindaco di Imola, mosso da un incredibile spirito patriotico e civico, accetta di accogliere nella discarica comunale 3000 tonnellate di spazzatura provenienti dalle zone campane colpite da questa sventura inaspettata. Voci di corridoio insinuano che il primo cittadino spera che in questo modo gli vengano dati i soldi per fare almeno altre 4 rotonde (così da raggiungere quota 200 e battere il Guinness dei Primati).

Nel frattempo a Napoli è emergenza. Un napoletano intervistato asserisce: "A cumpà!! N'apossecchiù! Maronnad'ubarbablù! A'mondd'emunnezz ch'affà schif!". Nel frattempo getta dalla finestra un sacco contente: gli avanzi della cena, pannolini sporchi di tre settimane, un lampadario di vetro ed un gufo impagliato.