martedì 26 febbraio 2008

Lom a Merz !

Eccomi qua! Appena tornato dal corso di disegno che mi regala sempre tante soddisfazioni. Vi dirò, la volta scorsa il professore ha avuto un gesto di velata consolazione nel vedere una mia "opera" di fantasia. Sono commosso. Oggi invece non è andata bene, ma per altri motivi. Ho avuto infatti la buona sorte di ritrovarmi seduto davanti una signora che con tutta probabilità aveva appena inghiottito un sorcio putrefatto. Ogni volta che soffiava sul foglio per pulirlo dai resti della gomma delle cancellature, mi si giravano gli occhi all'indietro e quando riacquistavo la vista scorgevo coniglietti rosa saltellarmi attorno. Basti pensare che l'acqua che uso per pulire i pennelli contenuta nel bicchierino davanti a me, ad ogni soffio cambiava colore. Un po' come lo sciroppo di Mary Poppins.
Tornando a noi, questo post voleva essere un'ode alla primavera e alla nobile arte della coltivazione di ortaggi. Poi, vuoi per il clima da film di Tim Burton che c'è la fuori, vuoi perché non ho ancora scelto cosa coltivare, ho deciso di procrastinare.
Quindi.. signore.., signori.., muli da soma.., bando alle ciance ed è tempo di Lom A Merz (trad.:Lume a Marzo)!!
Per chi non lo sapesse, si tratta dell'antica usanza contadina di bruciare la potatura delle viti per scacciare l'inverno e propiziare i raccolti dell'anno appena cominciato. Compreso nel prezzo abbiamo: grande falò scoppiettante, canti e balli attorno al fuoco, profezie rocambolesche, scherzi da prete e salto in lungo sopra le braci ardenti.
Volendo si può aggiungere anche una bella denuncia da parte della Protezione Civile per aver acceso fuochi troppo vicino alle strade.
E allora informatevi, scoprite dove sarà il falò più vicino a voi e se non trovate nulla non disperate: su ordinazione posso fornivi un pratico kit per farvi una simpatica pira anche a casa vostra!
Ma tutto questo è Lume a Marzo, tra il sacro ed il profano, tra ricordi e speranze, tra tradizione e balotta, tra l'umarell ed il giuvnaz!

G4P consiglia la visione di: Amarcord - Federico Fellini - 1973

2 commenti:

Dario ha detto...

bella cesco! Dopo il successo della scorsa volta, ti consiglierei di bissare con i pomodori!
E non approfittare di quest'usanza per dare alle fiamme quel che ti capita!

Unknown ha detto...

A me piace il Lom a Merz, poi senti che nome poetico :)